Upega, insieme ad altri sette borghi, appartiene alla “Terrra Brigasca”, una singolare realtà storico-culturale che un tempo faceva capo all’antico Comune di Briga Marittima (oggi La Brigue, in Francia), smembrato a motivo delle divisioni territoriali seguite all’ultima guerra (Trattato di Parigi del 1947). Briga Marittima (di cui Upega era frazione) passò infatti alla Francia insieme a Morignolo, la frazione più prossima al capoluogo, mentre le sue fondazioni rimaste in Italia furono divise fra due Regioni (Piemonte e Liguria). Realdo fu aggregato al Comune di Triora (IM), mentre Piaggia, Upega e Carnino costituirono il nuovo Comune di Briga Alta (CN), che nel nome conserva il ricordo dell’antico capoluogo. I paesi brigaschi quindi sono: La Brigue e Morignole (Francia), Realdo e Verdeggia (Comune di Triora, provincia di Imperia), Piaggia, Upega e Carnino (Comune di Briga Alta, provincia di Cuneo), Viozene (Comune di Ormea, provincia di Cuneo).
La “Terra Brigasca” è una realtà culturale caratterizzata da idioma, cucina, costumi e tradizioni peculiari, fattori che, nonostante le divisioni politiche e territoriali, costituiscono oggi l’elemento portante dell’unità fra i suoi membri, al di qua e al di là del confine di Stato. La promozione e la salvaguardia di questa realtà culturale specifica è perseguita principalmente dall’Associazione Culturale “A Vaštéra – Üniun de Tradisiun Brigašche”, operante da quarant’anni, che pubblica “A Vaštéra, šcartàri de Gènte Brigašche“, una rivista semestrale di cultura brigasca. L’Associazione promuove altresì, ogni anno in uno dei paesi della “Terra Brigasca”, a turno, l’ “Ëncontr’ ën Tèra Brigašca“, un raduno di tutti i Brigaschi sparsi tra Italia e Francia, caratterizzato dalla celebrazione della Messa con parti in Brigasco e dai canti corali tipici della tradizione.