La festa patronale di Sant’Anna si celebra a Upega almeno dal Settecento, in concomitanza con l’intitolazione della chiesa parrocchiale. Prima dell’attuale, costruita probabilmente verso la fine del secolo XVIII, la chiesa officiata era una cappella, situata al centro dell’abitato, intitolata appunto a Sant’Anna. La cripta della cappella fungeva da cimitero per la comunità. Cresciuta la popolazione, si costruì l’attuale chiesa parrocchiale, sempre intitolata alla Santa. L’antica cappella, edificato il nuovo cimitero fuori dell’abitato nel 1884, venne dismessa e in seguito distrutta.
Sant’Anna, secondo una tradizione che risale ai Vangeli Apocrifi, era la madre della Vergine Maria. Dal matrimonio con Gioacchino, non ebbe figli a causa della sterilità del marito: umiliato pubblicamente per non aver dato figli a Israele, Gioacchino si ritirò nel deserto, tra i pastori. Mentre erano separati, un angelo sarebbe apparso ad Anna e le avrebbe annunciato l’imminente concepimento di un figlio; lo stesso angelo sarebbe apparso contemporaneamente in sogno anche a Gioacchino. I due si incontrarono alla Porta Aurea di Gerusalemme: gli autori medievali vedono nel loro bacio il momento dell’immacolato concepimento di Maria.
Il culto di Sant’Anna, in Terra Brigasca è molto antico ed è collegato all’ambito pastorale. I resti di una cappella esistono ancora a La Brigue. A Viozene, la cappella intitolata a Sant’Anna secondo la tradizione sarebbe stata edificata proprio dai pastori. La festa di Sant’Anna (che dopo la riforma liturgica vede associato alla memoria della Santa anche quella di San Gioacchino) si celebra il 26 Luglio di ogni anno.
La festa patronale è da sempre molto sentita a Upega. Fino a tempi non molto lontani gli Upeghesi che si trovavano fuori paese percorrevano a piedi e con disagio anche notevoli distanze per tornare a parteciparvi e ancora oggi molti oriundi non mancano mai alle celebrazioni. Fino agli anni Settanta del secolo scorso la festa era preceduta da una novena di preparazione che prevedeva il canto tradizionale dell’inno alla Santa. Le celebrazioni religiose comprendono la Messa solenne cantata e, in pomeriggio, la processione con la statua di Sant’Anna per le vie del paese, seguita dalla benedizione eucaristica. Per rendere più solenne la festa, da diversi anni è invalso l’uso della banda musicale ad accompagnare la processione. Il nome Anna e Annamaria era in passato tra i più diffusi in paese e nel parlato quotidiano era frequente l’esclamazione “Sant’Anna beata!” o “Sant’Anna gluriuusa!”. Tradizionalmente a Sant’Anna si preparano torte verdi e dolci.