Alla scoperta di Upega

Disegno eseguito da Luisella Carbone – tutti i diritti relativi all’immagine sono riservati

1) Il Mulino comunitario

L’antico mulino comunitario è un raro esempio di mulino a ritrecine, ossia dotato di ruota orizzontale a pale collegata direttamente alle macine senza alcun tipo di ingranaggio. Risale al secolo XIX e conserva all’interno l’impianto originale di molitura con l’argano e le carrucole in legno per sollevare le macine. In estate è sede di mostre.


2) A Balàndura dër Marchisùn

Si tratta di uno spazio coperto, situato in Via Santa Lucia, che riveste un valore storico per il paese, in quanto ha ospitato attività artigianali e commerciali ambulanti fino agli anni Cinquanta del secolo scorso.

Tra le principali si ricordano: la lavorazione del rame, il commercio di stoffe e di capi di abbigliamento, l’affilatura delle lame e la pesatura del bestiame.


3) Il forno comunitario

“di Sutàn”

Il forno comunitario si trova nella parte bassa dell’abitato, sotto un caratteristico porticato in pietra. E’ uno dei due forni esistenti in paese e da sempre il più utilizzato. Risale alla prima metà del secolo XIX.

Veniva usato tutto l’anno per cuocervi principalmente il pane ma anche altri caratteristici prodotti della cucina tradizionale. Il forno era comunitario e di uso gratuito. Essendo molto capiente, spesso le famiglie si associavano per la cottura del pane, fornendo congiuntamente la legna in parti uguali.


4) A cà di sinquë cian

Si tratta di una caratteristica casa a cinque piani, che risale al secolo XIX, testimone di una singolare vicenda familiare: è stata costruita da un padre per i suoi cinque figli maschi. Il costruttore, emigrante stagionale in Francia, al suo ritorno a Upega, in primavera, costruiva ogni anno un piano di abitazione, procurandosi da solo tutto il materiale necessario.


5) La Chiesa parrocchiale

La chiesa parrocchiale, intitolata a Sant’Anna, ha sostituito una cappella più antica che sorgeva al centro dell’abitato. Risale al secolo XVIII ed è stata consacrata nel 1801. Conserva alcune tele a olio e una bella statua in legno di San Rocco del 1898.


6) La fontana “di Sutàn”

e il lavatoio

Caratteristico complesso di architettura tradizionale formato da fontana e lavatoio pubblici risalente ai secoli XIX-XX.


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